CANNOLICCHI
Cape da deo e tabacchine
DESCRIZIONE
Le cape da deo sono generalmente consumate a scotadeo (fatte aprire in un tegame basso con coperchio, a fuoco moderato, con aglio tagliato a pezzi, olio extra-vergine di oliva ed un pizzico di pepe nero), ma ea so morte xè in grèa (sulla griglia), adagiate sulla griglia e spennellate con olio, pepe e sale (eventualmente) ed accompagnate da un bianco secco di buon livello. Esistono poi diversi piatti, anche in umido (brodeti), che variano in concomitanza con le consuetudini locali e familiari; non mancano inoltre persone che gradiscono consumare questi molluschi anche crudi. Di massima sono preferiti gli esemplari delle taglie minori poiché hanno carni più tenere e dal sapore più delicato.
Dato il loro sapore dolciastro, possono essere accostate per contrasto agli asparagi o a piccoli carciofi.
Se invece si hanno a disposizione tabachine, che ancora si trovano facilmente, si possono ugualmente consumare crude, se sono ben pulite e prive di sabbia; è bene limitarsi a gustare la sola parte muscolare del piede, la sissola, perché il resto è amaro e poco gradevole, ma “se vorrete prepararle sgusciate, ben lavate e tagliate minutamente, saltandole in padella con un po’ d’aglio, olio e prezzemolo ne ricaverete un buon condimento per la pasta, avendo però l’accortezza di toglierle dal fuoco non appena accennano a restringersi, altrimenti diventeranno dure come pezzetti di gomma”.
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